PARI DIGNITA'
INSTALLAZIONE IN PARCO 2 GIUGNO - BARI - LUGLIO 2024 - PugliaCapitaleSociale 3.0
L’installazione è stata realizzata da ANCHENOI OdV con l’attivazione di
SPI CGIL BARI - PROGETTO CITTÀ - UOMINI IN GIOCO - LIBERA UNIVERSITÀ DELLA CITTADINANZA ATTIVA – CENTRO di SERVIZIO al VOLONTARIATO SAN NICOLA – MASCHILE PLURALE - ACCADEMIA ESTELITE – VOGLIA DI BENE - UIL PENSIONATI PUGLIA - GIRAFFA -GRUPPO EDUCHIAMOCI ALLA PACE – L’ARCOLAIO – AGESCI BARI 10 – UN GRUPPO DI SOLI UOMINI DETENUTI - CENTRO RICERCA EUROPEA per l’INNOVAZIONE SOSTENIBILE – ASSOCIAZIONE NAZIONALE OLTRE LE FRONTIERE – CISL BARI - COMMISSIONE CULTURA DELL’ORDINE DEGLI AVVOCATI – UNIVERSITA’ DELLA TERZA ETA’ – UN GRUPPO MISTO DI STUDENTESSE E STUDENTI
Progettata con le Associazioni del territorio, è un’opera di elevato valore sociale in quanto intende rivolgere, all’intera Comunità cittadina, stimoli culturali al superamento dei limiti imposti dagli stereotipi di genere attualmente diffusi, proponendo una nuova visione, più evoluta, dei generi femminile e maschile.
L’installazione rappresenta, attraverso 2 grandi cerchi sospesi, il mondo degli uomini e quello delle donne che sono biologicamente separati e diversi, ma ad ambedue vengono riconosciute le stesse potenzialità e opportunità; non ci sono infatti in natura limiti
all’espressione e allo sviluppo delle persone indipendentemente dai generi di afferenza: un messaggio positivo per contrastare in maniera preventiva la violenza di genere.
L’iniziativa è finalizzata alla connotazione del centro urbano con presidi educanti che stimolino la crescita della Comunità in termini di disponibilità al riconoscimento e al rispetto reciproco.
Il progetto prosegue nei Comuni di Molfetta e di Ruvo di Puglia e ci si auspica, in prospettiva, il coinvolgimento di tutti i Comuni pugliesi perché l’intera Regione si caratterizzi per l’impegno diffuso contro la violenza di genere.
Le dichiarazioni dei relatori nell’iniziativa di inaugurazione:
​
“Agli episodi di violenza di genere – evidenzia Maria Sasso, vice-presidente dell’associazione Anchenoi OdV - si reagisce di solito con sentimenti di rabbia e di amarezza, statici e improduttivi. Ma davanti a questi fenomeni, ritengo che non si possa stare fermi. Abbiamo quindi provato a reagire rompendo i limiti della cultura di genere: la città può parlare e comunicare messaggi positivi finalizzati a promuovere il riconoscimento di pari dignità e il rispetto reciproco tra donne e uomini. E l’installazione è il frutto delle
mille voci che abbiamo ascoltato in questi mesi”.
“Dal principio della mia campagna elettorale – dichiara il sindaco di Bari, Vito Leccese – ho dato centralità al tema dei diritti e del rispetto delle differenze: culturali, di genere, di orientamento sessuale e religioso. Seguendo questo percorso sono riuscito a far eleggere, per la prima volta nella storia di questa città, cinque donne alle presidenze dei cinque municipi. Del resto i principi iscritti nella nostra Costituzione rimandano al valore più alto del pluralismo, che rappresenta la vera ricchezza e la vera forza di una comunità. Le cronache, però, ci restituiscono ancora un quadro di forte intolleranza e asimmetria che abbiamo il dovere di affrontare tutti insieme: politica, istituzioni, e cittadinanza attiva, affinché la parità di genere non resti una mera affermazione di principio”.
“Pari dignità, pari opportunità, cultura maschilista, patriarcato, violenza di genere: parole fondamentali e decisive – sottolinea il presidente dell’associazione Anchenoi OdV Francesco Minervini - per il cammino sociale e civile, ma anche parole abusate e
inflazionate, quando ripeterle significa solo essere di tendenza e fare presa su un pubblico. La nostra associazione, insieme ad una rete di altre realtà del Terzo Settore e di cittadini, ha voluto dare un senso più concreto e reale del percorso che si è fatto e che bisogna ancora fare: occorre infatti puntare ad una società in cui le pari dignità di genere, e di conseguenza le pari opportunità, siano concetti fondanti del vivere civile e comune, e diventino stile di comportamento diffuso”.
Per Francesca Bottalico – Assessora al Welfare del Comune di Bari – “Ogni luogo, piazza, giardino può e deve diventare spazio educativo, promuovendo alleanze tra territori, istituzioni, agenzie educative e associazioni per costruire comunità educanti contro gli stereotipi e le violenze di genere a partire dalle parole, le azioni, le scelte. Le violenze si contrastano a partire proprio dalla cultura e dall’educazione. Da oggi anche al Parco 2 Giugno c’è la traccia di questo lavoro di costruzione e riflessioni collettiva costruita con tantissime associazione e promossa da Anchenoi Movimento di cittadinanza attiva nell’ambito del progetto CittaÌ€ Re-attive contro la violenza di genere”.